venerdì 27 febbraio 2015

L'Asilo Nido per noi genitori

Ho sempre pensato che mandare Stranfu al nido rappresentasse un "plus" aggiuntivo per lui: l'imitazione dei compagni, lo sviluppo all'autonomia (fin da così piccoli!), i momenti da vivere senza la famiglia (ma con una nuova "famiglia" che nel tempo si viene a creare). Tutto ciò mi ha sempre condotto verso quella scuola di pensiero secondo cui l'iscrizione precoce al nido fosse un fattore positivo per la crescita del bimbo.
Ora sono fermamente convinta che non siano solo i nostri piccoli a trarne benefici, ma anche noi genitori: mercoledi sono stata ad un laboratorio organizzato dall'asilo che frequenta Pietro e dedicato solo a mamma/papà dal titolo "Storie in scatola".
Eravamo una decina di mamme, arrivate trafelate, chi dopo aver lasciato il piccolo ai nonni, chi dopo l'ufficio e una corsa per arrivare (anche con ritardo accademico ammesso!), ma tutte curiose di sapere cosa ci avrebbero riservato quelle due orette. Le insegnanti ci hanno dapprima illustrato l'importanza di leggere ai bimbi (ormai lo sappiamo, lo dicono tutti) spiegando le varie potenzialità e abilità che la lettura ad alta voce stimola nei nostri piccoli. Dopodichè ci hanno mostrato una lettura alternativa: una scatola che inscena una storia. Nel nostro caso, la evergreen "I tre porcellini".
Una delle insegnanti si è cimentata in una vera e propria rappresentazione teatrale: ha fintodi aver davanti a sè il suo gruppetto di bimbi e si è accinta a raccontare la storia come fa con loro ogni giorno. Enfasi, pause ben pesate, contatto visivo, cambio di voci e narrazione non-stop: un successo, tant'è che è riuscita a catalizzare la nostra attenzione e a lasciarci di stucco. A fine racconto siamo scoppiate in un applauso collettivo.
La seconda parte del laboratorio prevedeva il nostro contributo diretto. Ci siamo confrontate con la costruzione della nostra "Scatola dei tre porcellini". Le insegnanti ci hanno messo a disposizione diverse tipologie di materiali e, chi con più fantasia, chi con più manualità (chi con meno di entrambi come me), siamo tornate a casa entusiaste con la nostra "Storia in scatola".
Vi lascio alcune foto di repertorio della mia scatola (che è restata integra per ben 2 secondi: Stranfu-demolitore ha subito provveduto a staccarvi le orecchie!).
Perdonate la scarsa abilità creativa. Prometto che ai prossimi laboratori parteciperà papà! 





venerdì 13 febbraio 2015

San Valentino a modo mio

A casa mia, a San Valentino, abbiamo sempre e solo festeggiato il mio onomastico. Niente cuori da innamorati, anche se le nonne ci tenevano a sottolineare : "auguri doppi, per l'onomastico e per il morosetto". Mmmm... E la cosa mi irritava: era la mia festa e punto. La tradizione continua tutt'oggi con Marito (e con le nonne!).
È vero, è bello avere una ricorrenza che sottolinei il fatto che ci si ama, ma mi piace che sia personale: abbiamo già il giorno in cui ci siamo dati il primo bacio, il giorno del matrimonio, il giorno in cui è nato Stranfu (più simbolo di amore quello...!). San Valentino può restare solo il mio onomastico?
Quest'anno mi vorrei regalare tempo da trascorrere con i miei ometti, perché mi accorgo che il tempo scorre velocemente, Stranfu fa nuove scoperte ogni giorno, e tra un battito di ciglia me lo ritrovo con lo zaino in spalla pronto per il mondo. Quale migliore idea per tenere un timeline della sua crescita, se non il ONCE A YEAR BOOK, del brand australiano Laikonik? http://www.laikonik.com.au/products/once-a-year-book-white-horse-design
Un vero e proprio libro-report della crescita, dalla nascita a 18 anni, dove è possibile incollare una foto per ogni anno di vita e, grazie alla forma a fisarmonica, aggiungere dietro commenti, frasi dette, cose fatte, ricordi... E vedere negli anni il piccolo Stranfu farsi ometto. Dispone anche di una custodia, per conservarlo al meglio (18 anni di polvere, di apri e chiudi, incolla e scolla, lo mettono a dura prova!) e tirarlo fuori dal cassetto il giorno del suo 18esimo compleanno! (Si, vado sempre un po' più in là, lo so...).
Un'idea regalo originale, per il mio San Valentino.






martedì 3 febbraio 2015

giornate di sole e di luce!

Mia nonna dice sempre: "Dopo Nedal, ogni dì l'è un pas de gal!". Traduzione dal dialetto lodigiano all'italiano: "Dopo Natale ogni giorno si fa il passo di un gallo". Parafrasando, dopo Natale le giornate si allungano. (Vorrei sapere ancora com'è il passo di un gallo... ).
I detti popolari della nonna ci azzeccano sempre (o quasi!) e, grazie alle belle giornate, la scorsa domenica siamo stati in gita a Milano e ne abbiamo approfittato per visitare il MuBa (http://www.muba.it/), il Museo dei Bambini. Si tratta di uno spazio (con tanto verde, incredibile ma vero a Milano!) all'interno della Rotonda della Besana, uno degli edifici architettonici più rappresentativi della nostra Milano, in pieno centro.
Aperto ormai da un anno, offre divertimento e cultura ai bimbi di tutte le età: dalle mostre permanenti a quelle temporanee, sale adibite al gioco con la collaborazione di alcuni addetti, un bookshop, un bistrot e un'area baratto. Insomma, un centro di progetti culturali e artistici dedicati all’infanzia, un luogo aperto all’innovazione che riunisce cultura, didattica, scienza e arti.
Per accedere al bookshop, all'area baratto, al bistrot e alle prime sale, non c'è alcun biglietto da pagare. Se si vuole invece visionare mostre o partecipare agli eventi, è consigliato l'acquisto dell'ingresso online.






















Che sia chiaro: stiamo sempre parlando di mostre a misura di bimbo, quindi mostre-gioco interattive, dove i nostri piccoli (e meno piccoli) possono toccare con mano e sperimentare per poter apprendere di volta in volta il tema dell'esposizione. Inoltre, grazie al MUBA, ora anche a Milano è presente il progetto REMIDA: un centro per il riuso di materiali di scarto della produzione industriale ed artigianale (ideato per la prima volta a Reggio Emilia nel 1996!). Qui i materiali di recupero delle più svariate tipologie (carta, cartone, ceramica, stoffe, cordame, plastica, cuoio, gomma, legno, metallo ecc…) si raccolgono e si espongono per reinventarne uso e significato, attraverso proposte di attività e laboratori creativi per bambini e adulti.


































L'angolo bookshop ha delle proposte interessanti, sia per grandi che per piccini. Inoltre, è possibile trovare anche oggettistica, tra cui sen せん uno dei miei brand preferiti (di cui già avevo parlato qui: http://lamemamma.blogspot.it/2013/12/cosa-avete-trovato-sotto-lalbero.html). 


































Noi abbiamo optato anche per una sosta merenda al Rotonda Bistro: spazio arredato con seggioloni stokke, ideali per bimbi di varie età, con menù colazione, pasti, merenda e aperitivi, sia per grandi che piccini.
Stranfu si è divertito come un matto: ha giocato, ha sfogliato libri, ha fatto merenda, il tutto in un ambiente su misura per lui.