Il rientro dalle vacanze estive è sempre traumatico. Quest'anno lo è un po' meno: certo è vero che rientrare dal luogo di villeggiatura dispiace, ma già il fatto che non debba tornare in ufficio almeno fino al 2014, allevia, e non di poco, lo stato d'animo!
Avrebbero dovuto essere 15 giorni di riposo, ma chi ha scelto le mete (ovvero la sottoscritta!) non aveva tenuto conto 1. delle salite e discese dell'Umbria, così come delle Marche e della Toscana e 2. dell'avanzamento del pancione nel periodo. Risultato: finchè si è trattato di stare sdraiate comode in riva al mare servite e riverite, tutto è andato liscio; al nostro arrivo nei borghi sono iniziate le prime difficoltà e i fiatoni corti! Ma a parte questi piccoli inghippi facilemente soluzionabili con granite e gelati per accontentare il mio e il suo piccolo stomaco, tutto è andato nel migliore dei modi!
Una volta a casa, avendo molto tempo a disposizione per pensare e poco per restarmene con le mani in mano (supportata anche da una buona dose di "consigli" delle future nonne), ho iniziato con gli acquisti "seri" in vista dell'arrivo del piccolo terremoto.
Lettino, fasciatoio (chissà dove metterò tutto?), materassini, coprimaterassini, lenzuola, kit per il bagnetto, garze e fascette per l'ombelico, necessario per l'allattamento... e chi più ne ha più ne metta. Ti rechi presso una Prenatal e ti si apre un mondo sconosciuto: la commessa parla come se recitasse a memoria una poesia di d'Annunzio e tu non hai il coraggio di dirle: "di cosa mi stai parlando? Che cos'è quella cosa che hai in mano e mi vorresti rifilare?!?!"
Il lato divertente in tutto ciò è che comunque si tratta di shopping e a noi donne piace tremendamente, ma come sempre, il lato negativo è arrivare alla cassa e chiedersi: "come ho fatto a raggiungere questa cifra?!?"
Forse sarebbe stato meglio rientrare in ufficio... FORSE....