venerdì 22 novembre 2013

COME MI STA? D'INCANTO... "INDOSSANDO" IL PICCOLO

Era da tempo che la volevo e finalmente eccola: la mia ("nostra", perchè ormai io e lui condividiamo tutto!) fascia portabebè.
Ne avevo sentito parlare da alcune ragazze durante il corso pre-parto, mi sono documentata in rete e poi... a dir la verità me ne sono completamente dimenticata, presa com'ero dall'arrivo del piccolo e dalle milleduecentosessantatre cose da preparare! Fino a quando, un giorno, passando come di consueto a dare una sbirciatina in Facebook, leggo un post di un'amica che promuove una nuova attività: si dedica al confezionamento di fasce porta bebè su ordinazione ed insegna come utilizzarle. La trovate in Facebook sotto il nome di Baby Corner https://www.facebook.com/b.corner?fref=ts
Ovviamente l'ho subito contattata chiedendole maggiori informazioni e, dopo un incontro in cui mi ha mostrato i vari modelli, il loro utilizzo e i benefici, ero ancora più convinta che il mio piccolo voleva "essere portato" (come si dice in gergo tecnico).
I modelli si differenziano a seconda della posizione che vogliamo far assumere al bimbo, all'età del piccolo, e perchè no alle preferenze della mamma: fascia lunga, ad anell, Mei-Tai.
Avevo letto su qualche rivista "di nicchia" (ora che son mamma mi arrivano riviste di settore promuovendo abbonamenti e regali!) che per il neonato è fondamentale trascorrere più tempo possibile con la mamma e che i pediatri consigliano vivamente la fascia porta-bebè per le prime settimane di vita, in sostituzione alle classiche carrozzine. Inoltre, grazie all'utilizzo della fascia, la mamma trasmette al bimbo calore, protezione, nutrimento, tenerezza e il bimbo allo stesso tempo si sente rassicurato e piange meno. Ma i benefici del portare sono davvero tanti, sia per il piccolo che per la mamma! Se siete curiose, visitate la sua pagina Facebook e lasciatevi coinvolgere: lei è davvero disponibile e sarà contenta di rispondere ad ogni vostra domanda.
Dopo la mia "prima lezione", ho fatto un po' di pratica a casa, con un modello "speciale": Otto, il Polipotto (ve lo ricordate? acquistato sullo shop on line "Le Civette sul Comò"!)
non è perfetta, ma è già qualcosa!

Ecco il modello per l'occasione: Otto Polipotto

Forza Piccolo Dormiglione, svegliati che voglio provare la mia fascia!!!

giovedì 14 novembre 2013

CITTà MUMS FRIENDLY: ALLATTAMENTO E VITA CULTURALE

Eccomi qui, finalmente. Tra una poppata e l'altra trovo ancora il tempo di scrivere. Almeno quello!
E' proprio di questo che vorrei parlare: l'allattamento al seno e la possibilità di svolgere altre attività. L'argomento mi sta particolarmente a cuore ed è da un po' che ci penso, trovandomi a viverlo in prima persona.
Dalla nascita del piccolo non faccio altro che calibrare le mie giornate in base alle sue poppate, il che per una neo-mamma, se da una parte è bellissimo perchè si sente completamente in simbiosi con il suo cucciolo, si sente lei "l'eletta" da cui il bimbo dipende, dall'altro lato, è lei a dipendere dal piccolino, rinunciando così, per i primi tempi, ad avere una vita sociale al di fuori di quella familiare.
E' vero, esistono i tiralatte, esistono i nonni, esistono quelle pause (brevi) tra una poppata e l'altra. Ma pochi sanno che esistono anche città "Mums friendly", che promuovono l'allattamento al seno attraverso iniziative di vario genere. Stiamo parlando di Roma, ma anche di Milano, Padova, Trento, Udine (queste ultime non sono grandi città e si possono paragonare alla nostra Crema in quanto a bacino d'utenza dei servizi!).
Le iniziative sono diverse: dal "CineMamma", ovvero la possibilità di andare al cinema con il neonato, avendo a disposizione fasciatoio, spazio per passeggini, scaldapappe e luci soffuse, al "MammeCaffè", un calendario che propone una serie di incontri per parlare dei temi di neo-genitorialità e di famiglia con alcuni esperti del settore; al "Mamme in Mostra", speciali visite ai musei della città, dove i genitori possono recarsi muniti di passeggini, marsupi, carrozzine con spazi loro dedicati.
Nella nostra città qualcosa si sta già muovendo (vedi La Casa Sull'Albero http://lamemamma.blogspot.it/2013/09/a-crema-finalmente-un-posto-per-grandi.html e il Consultorio KappaDue http://lamemamma.blogspot.it/2013/11/e-bello-sapere-che-si-puo-contare-sul.html), ma siamo ancora lontani dall'idea di città Mums Friendly.
Credo sia importante soddisfare i bisogni primari di neomamme e neopapà, come il ricostruire spazi di socializzazione accedendo alla vita culturale della città, per viverla insieme ai nostri bambini, futuri cittadini. 



venerdì 8 novembre 2013

è bello sapere che si può contare sul KAPPADUE!

E' trascorso ormai un mese dal nostro primo incontro (ebbene sì, il piccolo pasticcino ieri ha compiuto il suo primo mese!), e di cose insieme ne abbiamo già fatte tante!!!
In questi giorni trascorsi (velocissimi) tra poppate diurne e notturne, cambi di pannolini (caldi e con uno strano odore misto a crema, pianti incomprensibili (i tuoi) e di gioia (i miei) ogni volta che ti guardo, abbracci in cui entrambi riconosciamo il profumo dell'altro tra le pieghe della pelle, sguardi imploranti i tuoi ("Mamma, basta con queste creme...HO FAMEEE!!!") e pieni di dolcezza i miei, stiamo imparando a conoscerci.
Quante volte mi sono chiesta: "perchè piangi???" e passavo poi in rassegna i vari punti: "pannolino: cambiato; poppata: fatta; ruttino e rigurgito: fatti; ciuccetto: non lo vuoi; tetta consolatrice: allontanata con un piccolo gesto della tua mano (con quelle unghiette taglienti)". 
Al Consultorio KappaDue, dove ho seguito il corso pre-parto, di cui già avevo parlato in un vecchio post (http://lamemamma.blogspot.it/2013/07/impressioni-post-corso.html), ritrovo un ambiente familiare e risposta alle mie mille domande da neo-mamma. 
Oltre ai corsi di preparazione alla nascita, visite ginecologiche e assistenza alla gravidanza, lo spazio KappaDue si occupa anche di dare supporto e assistenza alla mamma e al bambino e tengono corsi di massaggio infantile, al quale io e la piccola peste abbiamo, ovviamente, partecipato.
La prima giornata è stata davvero emozionante (a parte che il piccolo ad inizio lezione aveva deciso che era il momento giusto per la sua poppata!). La stanza è pronta per accogliere i piccoli e le loro mamme massaggiatrici: tappeti a terra, cuscinoni sui quali adagiare i bebè e naturalmete olio di mandorle dolci.
Iniziamo con una breve introduzione sull'importanza della comunicazione con il bimbo, del bisogno di ristabilire quel contatto tra mamma e figlio interrotto nel momento del parto. E poi si entra nel vivo della lezione: olio sulle mani e via, seguendo passo dopo passo le istruzioni di Monia, ci ritroviamo ad accarezzare i nostri cuccioli. Ogni organo sensoriale viene stimolato: tatto in primis attraverso il massaggio stesso, ma anche vista grazie al contatto visivo che non può mancare, olfatto (l'olio di mandorle, il profumo di bimbo che inebria la stanza e perchè no, i pannolini che necessitano di essere cambiati) ed udito (la mamma parla al suo bimbo mentre lo accarezza).
Ah, dimenticavo una cosa molto importante: si tratta di 5 lezioni di un'ora ciascuna e assolutamente gratuite!
Non voglio dirvi altro... non si può spiegare a parole. Dovete provarlo assolutamente!
Dopo tanti racconti di mala sanità, questa è l'Italia che funziona!
Grazie d'esistere Consultorio KappaDue!
http://www.consorzioarcobaleno.it/kappadue/home.html