Oggi è il giorno X. Ci siamo. Sono qui, sdraiata in questo letto d'ospedale in attesa che tu faccia la prima mossa.
Mai come in questo momento ho aspettato con ansia la percezione del dolore (di quel dolore! Che pensavo di conoscere, ma che mi sto rendendo conto di non ricordare!)
Il gel per l'induzione ormai sta facendo il suo corso (spero!) e nelle orecchie ho il suono del tuo cuore che batte all'impazzata (corri, Piccolina, corri dalla mamma...).
Sono qui, in attesa, e l'unica cosa che posso fare (oltre a pigiare quel pulsantino ogni volta che sento un tuo movimento) è pensare: pensare che sono 9 mesi suonati che mi immagino un faccino buffo e tenero, che non vedo l'ora di conoscerti, di rivedere in te un po' di me e un po' di papà, un mix del nostro amore (assomiglierai a tuo fratello? Oppure no?)
Forza ciombina, ora tocca a te! Metticela tutta. Qui siamo in tanti a tifare per te. Trova la strada, percorrila (senza mai voltarti), fino in fondo (e fatti piccina piccina all'uscita!).
Qui c'è un mondo che ti aspetta, insieme a mamma, papà e Strafu.
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